Se non avete già un altro gatto persiano in casa, o comunque un gatto in generale, sarà da procedere con alcuni acquisti per fargli trovare tutto pronto, quando entrerà, nonché preparare accuratamente l’ambiente che lo ospiterà.
Le cose essenziali sono: ciotole, lettiera, trasportino (obbligatorio per legge), cuccetta e copertina, pettine, giochini e tiragraffi. E naturalmente il cibo.
La prima cosa da fare quando il cucciolo entra nella sua nuova casa è depositarlo vicino alle ciotole di acqua e crocchette, in modo da sapere dove si mangia, luogo in cui metterete anche la sua razione di umido (mattina e sera). All’inizio potete sistemare la cuccetta vicino, così starà comodo prima di conoscere la casa, avrà il suo posto di riferimento e si sentirà più sicuro, avendo la tranquillità per abituarsi all’ambiente.
Per le ciotole, consiglio una in metallo per l’acqua e una in ceramica per le crocchette, o tutte in ceramica, così non sussiste il rischio che il gattino la rovesci spargendo le crocchette sul pavimento (stessa cosa per l’acqua), infatti è buona norma metterci un tappetino pulito sotto, per protezione igienica. Poi, quando sarà più grande, potrete usare ciotole in plastica per le crocchette.
Le ciotole vanno sempre separate, mai unica per acqua e crocchette (quelle a due scomparti), affinché non si contaminino (le crocchette possono bagnarsi con l’acqua) e il cambio dell’acqua sia sempre comodo, 2/3 volte al giorno per essere sempre fresca e pulita.
Per l’umido è sempre meglio un piattino di media grandezza, poiché nella ciotola il cibo morbido si attacca agli angoli ed è difficile per il gatto mangiarlo, faticherà a leccarlo e si stresserà. Il pasto deve essere una gioia, non una tortura!
Quando avrà mangiato o spizzicato qualche crocchetta, indicategli subito dove si trova la lettiera, logicamente in una stanza diversa da dove si nutre. Queste sono le due cose fondamentali che dovrà sapere, poi per il resto farà da sé.
Per il momento servirà una cassettina non tanto grande, affinché i bordi non siano troppo alti, poi in futuro potrete cambiare. Oppure prendete direttamente una cassetta di taglia media, per un gatto solo potrà bastare, anche da adulto. Una nota, le cassette trasparenti durano meno, rispetto alla plastica di colore solido, dopo tanti lavaggi si rompono, si spaccano e diventano pericolose.
Secondo la mia esperienza, la sabbia migliore è la sepiolite, principalmente per l’emanazione degli odori, ma anche per la manutenzione. È più leggera e particolarmente assorbente, molto più pulita e igienica, ed ha un costo abbastanza onesto.
Ad esempio la sabbia Catsan (quarzo minerale o argilla bianca) può essere tenuta in camera, visto che è inodore, l’unico neo è che non è agglomerante, dunque ha bisogno di più manutenzione. Inoltre ha un costo elevato, ma dura di più rispetto a quelle economiche.
Io ho trovato la Coshida al Lidl, dopo tante sperimentazioni, è fantastica ed ha un ottimo rapporto qualità/prezzo, considerando che con una busta da 7 litri ci faccio due giorni, quindi a fine mese diventa una bella somma. È sepiolite e non puzza, neanche quando si riempie di pipì durante la notte, perciò in camera neanche la sento, si sente solo l’odore della cacchina, ma solo se i gatti non la ricoprono bene ed ho la finestra chiusa, mentre d’estate nessun problema, dato che ovviamente metto la cassetta sotto la finestra e lontana dal letto. Prima era rosa, ma ora la confezione è cambiata e la fanno blu.
Ad ogni modo, per la lettiera è meglio prediligere la sabbia bianca, che sia argilla o sepiolite, rilascia meno odori rispetto a quella classica a basso costo, che se non è agglomerante diventa come cemento, dopo un paio di pipì. Per individuarla basta guardare il peso, se dalla foto sulla confezione non siete tanto convinti, in quanto viene venduta in litri e non in chilogrammi, anche se sotto riportano sempre l’equivalente in kg.
Per sonnecchiare (i gatti sono dei maestri in questo!), è opportuno regalare al gattino una cuccetta morbida, ancora meglio una nicchia, e magari anche una casetta annessa al tiragraffi, insomma fornitegli uno spazio tutto suo e riservato che lui adorerà, altrimenti il gattino verrà a dormire sul vostro letto o sul divano, anche perché sentirà l’odore familiare del suo “padrone”, che lui avrà sostituito alla sua mamma.
In questo senso, il gattino rimarrà sempre cucciolo anche da adulto: colui che lo adotterà sarà per lui sempre la sua mamma, il suo punto di riferimento, e farà spesso e volentieri la “pasta”, ovvero quel movimento avanti e indietro delle zampine che faceva quando beveva dalla madre, posto in essere per far scaturire il latte dalle mammelle.
Non sarà difficile educarlo perché questa razza è molto recettiva e intelligente, basta alzare un pochettino il tono della voce e lui capirà. I gatti sono estremamente sensibili a suoni ed ultrasuoni (più della scopa!), quindi un bell’urlo fatto a dovere, ogni tanto lo rimetterà in riga e lo dissuaderà per i comportamenti futuri.
Non siate troppo elastici e permissivi altrimenti ne approfitterà, proprio in base alla sottile intelligenza di cui sono forniti (i persiani sono insuperabili nel prendere vizi!), e deve imparare sin da piccolo, ad esempio di non saltare sui piani della cucina dove si maneggia il cibo, il che andrebbe sempre evitato.
Sono sempre animali che, pur vivendo in casa, portano germi e batteri che raccolgono camminando o usando la lettiera, per loro innocui avendo un sistema immunitario apposito, ma per noi possono essere infettivi. Pensate che loro si ripuliscono il sederino leccandosi, da qui si evince che hanno un sistema immunitario tutto diverso dal nostro, che va comunque fortificato, specie quando si parla di gatti persiani.
Sempre se avete spazio e possibilità, consiglio di prendere un tiragraffi alto (ad albero), così il cucciolo sviluppa il gioco in altezza (si guadagna molto spazio, specialmente se l’appartamento non è tanto grande) e, come accennato, lo usa per dormire o fare un break, tra un gioco e l’altro. Gli piace anche dormire nel tunnel, oltre che per giocarci e si diverte tantissimo.
Inutile precisare che il tiragraffi è anche un’assicurazione per i vostri mobili in legno e poltrone e divani, tappetti e pannelli dei letti. Rifilarsi le unghie è un bisogno fisico, non un vezzo, non lo fanno per gioco o per dispetto, ma puramente perché è il loro modo di tagliarsi le unghie e tenerle sempre corte e affilate, in primis per camminare. Si può anche appendere una striscia di sisal al muro, un tappeto a corde, qualcosa di rigido che gli consenta di muovere correttamente ad uso le zampette.
Comunque, alto o piccolo, il tiragraffi è essenziale, non sottovalutatelo, né prendetelo per un semplice gioco da regalargli, bensì come un accessorio vitale, sia per lui che per la vostra casa!
Infine, la casa dev’essere messa in sicurezza, dai balconi che andranno protetti con reti antiscivolo, se presenti, zanzariere alle finestre dal secondo piano in poi, scalini rivestiti per evitare che si rotolino dalle scale, rimozione delle piante tossiche (come ficus, giglio, piante a bulbo, gerani e azalee), eliminazione di prodotti chimici (da interno e da esterno), mettete sottochiave cosmetici e farmaci, posaceneri sempre puliti (se fumate), insomma tutti quei piccoli accorgimenti precauzionali che prendereste per proteggere un bimbo in arrivo.
Tempo fa, una famiglia che aveva preso un mio cucciolo non aveva i balconi sicuri, è bastata un po’ di pioggia e il gatto è scivolato cadendo di sotto, è morto sul colpo, ho pianto come una scema. Perciò su questo aspetto sono molto ferrea, non mi affido più alle parole, solo ai fatti, se il balcone è protetto ben venga l’adozione del gattino, altrimenti me lo tengo.
Stessa cosa vale per le case singole o al piano terra, ma in questo caso si dovrà mettere in sicurezza la recinzione, cancelli o quant’altro, per impedire al gatto di accedere alla strada, e controllare le piante da giardino. Se non è possibile, l’unica soluzione sarà di non farlo uscire di casa, o al limite accompagnato, mai solo e libero di saltare, o mangiare le foglie di piante velenose.
I gatti, soprattutto i cuccioli, sono molto esuberanti e curiosi, sono in continua esplorazione, pertanto bisogna ridurre al minimo eventuali incidenti, ma si possono facilmente distrarre con giochi e giochini, palline, pupazzetti, scatole, anche con il tiragraffi. Il massimo è il tunnel, ne vanno pazzi, nonché per cartoni e cestini, di tutte le forme e le misure, senza distinzioni!
Però preparatevi, perché ridurranno tutto ai minimi termini, consumeranno ogni cosa fino al limite dell’usura, perciò abbiate l’accortezza di controllare sempre lo stato dei loro accessori, che siano sempre in condizioni sicure, in particolare stoffa e tiragraffi, perché mettono tutto in bocca, come i bambini, e se ingoiano anche solo un pezzettino di stoffa potrebbe essere la fine. Se sarete fortunati lo tireranno fuori con il vomito, ma in altri casi più gravi ci vorrà un intervento chirurgico, per rimuoverlo dallo stomaco, dato che logicamente non verrà metabolizzato e non sarà espulso con le feci.