Se per le malattie virali e stagionali ci affidiamo ai vaccini, per i parassiti ci affidiamo a vermifughi e antipulci, per la bellezza e il vigore del nostro gatto persiano ci affidiamo alle vitamine, a quei nutrienti, cioè, che non vengono assunti con la dieta quotidiana.
Per i gatti persiani gli integratori sono d’obbligo, sempre se si desidera un gatto sempre in salute, energico e poco incline a debilitarsi e dunque ad ammalarsi. Questa spinta in più può fare tantissimo, per ridurre le nostre visite dal veterinario, anche se un controllo periodico non fa mai male, giusto per essere tranquilli e sicuri. Come per noi, anche per gli animali la prevenzione è tutto.
Come integratore principale, io uso una pasta vitaminica contenente taurina, che può essere considerata il motore più importante per il gatto, ma purtroppo i felini non la producono da soli, o comunque in quantità insufficienti. La taurina agisce sulla potenza cardiaca e sulla vista, è un fortificante, un energizzante, ed è bene che ne siano sempre forniti.
La VMP è ritenuta la pasta vitaminica migliore, per i gatti adulti, mentre per i cuccioli ci si orienta su una pasta kitten (o junior), specifica per le ossa, che contiene calcio e si prende particolarmente cura del sistema immunitario (2-5 cm al giorno, a seconda del peso). Quest’ultima va data anche alle gatte in gravidanza e allattamento, mentre la pasta vitaminica classica la somministro a cicli, particolarmente nei periodi del calore e nei cambi di stagione, o se un gatto è convalescente.
Durante l’anno la do comunque, come una caramellina e a loro sembra come un dolcetto, adorano il sapore e nella maggior parte delle volte la leccano direttamente dal tubetto. Data in questo modo, come dessert se vogliamo, la quantità si aggira sui 2 o 3 cm a dose per gatto, e non tutti i giorni, mentre quando faccio una curetta ricostituente, minimo 5 cm al giorno per 10 giorni consecutivi almeno.
In un precedente articolo ho già menzionato la pasta vitaminica, parlando di svezzamento, ed ho fornito una buona alternativa alla VMP, essendo la più costosa di tutte, e per chi ha tanti gatti è una vera spesa, per cui a discrezione. La pasta di cui ho parlato è la GimCat, è indicata anche per i cuccioli perché contiene beta-glucani per forti difese immunitarie, e inoltre protegge il tratto gastro-intestinale, che come sappiamo è un punto debole del gatto persiano.
Oltre alla pasta vitaminica, per i cuccioli utilizzo un prodotto di recente uscita, uno sciroppo a base di aloe che fortifica il sistema immunitario. È uno sciroppo che va somministrato in base al peso, ma non è un medicinale, è un integratore alimentare.
Si può fare una curetta fortificante che dura una decina di giorni, se il gattino è debilitato o mangia poco, se non cresce come dovrebbe, oppure se il gatto è stato, o sta male ed ha assunto farmaci, si può effettuare un ciclo di 30 giorni per rimetterlo in sesto. Ottimo per i cuccioli in crescita, anche dopo lo svezzamento, oppure per gatti anziani e convalescenti, ha una miscela di 300 ingredienti che vanno bene per tutto.
Secondo le indicazioni si dovrebbe miscelare col cibo, con l’apposito misurino, ma questo varrebbe per 1 o 2 gatti, mentre quando ne sono tanti non è garantito che tutti assumano la stessa quantità di prodotto, se la dose è sufficiente. C’è anche da considerare che alcuni gatti non vanno matti per l’umido, ne mangiano giusto un po’, altri lo divorano, comunque resta il fatto che somministrare integratori, vitamine, medicinali o altro attraverso questo metodo non è sicuro, o quantomeno efficace al 100%.
Perciò, di norma lo somministro individualmente: se è in formato di granulato o compressa lo mischio con un po’ di omogeneizzato, poco affinché il gatto lo mangi tutto, mentre se è in formato liquido, uso una siringa da insulina con la dose indicata, e lo faccio ingerire direttamente in bocca, al lato della mascella, infilo la siringa e spingo piano finché non lo bevono tutto.
Per il sistema immunitario sono degni di nota anche olio di salmone ed olio d’oliva, ma non sono tanto appetitosi, l’olio d’oliva soprattutto, storcono la bocca e lasciano il cibo così com’è, e che va poi buttato. Anche l’olio di salmone è abbastanza forte come sapore, e vale ancora la regola che, diluito, non viene ripartito in dosi idonee.
Se si riesce, l’olio di salmone si può somministrare con una siringa, sempre al lato della bocca, secondo le dosi riportate sull’etichetta, o magari provare con un cucchiaino che il gatto leccherà, anche se poco, ma comunque le dosi consigliate non sono eccessive. L’olio d’oliva invece si può spargere sul musetto con un dito e il gatto lo leccherà per forza, è utilissimo quando il gatto ha il naso screpolato, crosticine o quant’altro, glielo rimette perfettamente in sesto. Anche qui le dosi sono minime, non serve una quantità esorbitante.
Un ricostituente naturale è poi il miele, fornitore naturale di vitamina B e zuccheri, che danno carica come una flebo di glucosio. Non tutti lo gradiscono ma in genere lo leccano volentieri, il sapore dolciastro è appetibile, però non più di un cucchiaino al giorno e sempre per un periodo limitato (max una settimana perché l’eccesso di zucchero può portare diabete), è fantastico anche per abbassamenti di voce, raucedine e mal di gola, o i per i neonati che faticano a prendere il via e non crescono, nei primi giorni di vita (giusto una puntina sul mignolo da mettere in bocca, per qualche giorno). Assicuratevi però che sia di origine biologica.
Se poi volete dargli il latte, potrebbe cercarlo dato che il gattino è stato allattato fino all’adozione, non dategli il latte per neonati bensì il latte apposito per cuccioli (è senza lattosio ed ha più grassi), in polvere o liquido, ma quest’ultimo va consumato entro le 24 ore. Oppure il latte di capra, anche se ho sentito dire che il latte di capra crudo può essere nocivo, non è sicuro, i casi sono rari, ma a parer mio è sempre meglio non rischiare. Casomai potete farlo bollire per uccidere i batteri, e darglielo dopo averlo riportato a temperatura ambiente.
Io uso diverse marche, il Concept for Life per neonati, che contiene il colostro, mentre la Royal Canin e il Lactol per i cuccioli più grandi, e della GimCat il latte di capra in polvere, certo più sicuro di quello liquido. L’acqua per il latte in polvere è sempre preferibile farla bollire, ma naturalmente va dato tiepido, così come ai neonati con il biberon, che se lo bevono freddo non lo digeriscono.
Anche l’erbetta è importante, lo ripulisce e disintossica, aiuta il processo digestivo e gli fornisce sali minerali e vitamine, e constaterete che lui ne ha necessità, quando andrà a mordicchiare le foglie di qualche pianta che avete in casa, il che può diventare pericoloso perché diverse piante sono velenose (mettetele in alto e non alla sua portata), addirittura letali.
Infatti, c’è da stare attenti perché se vomita e fa la bava alla bocca, oppure se semplicemente ha un comportamento significativamente insolito (non ha appetito, sbanda, è eccessivamente letargico e ha un’andatura stentata, come se fosse ubriaco) significa che si è avvelenato e bisogna subito correre dal veterinario.
Per risolvere, se non avete il giardino con l’erbetta fresca potete acquistare l’erba gatta, una vaschetta di semi che fiorisce in 2/3 giorni. In evenienza si può dare una foglia di lattuga (senza esagerare, può provocare dissenteria), è senza zuccheri e contiene vitamine per il sistema immunitario. È composta essenzialmente di acqua, pertanto previene la disidratazione, però deve essere ben lavata per eliminare tutti i prodotti chimici e le uova di insetto che si depositano sulle foglie.
Quando il gatto ha insistentemente feci liquide o molli, o presenta gonfiore al pancino ed avete già cambiato marca di crocchette (sintomo di intolleranza alimentare), si può aiutare il riequilibrio della flora intestinale con fermenti lattici appositi per gli animali, non ad uso umano come l’Enterogermina perché sono troppo inconsistenti per gli animali. Io ho provato varie marche, sono tutte buone, quindi non ne consiglio una in particolare, ma se volete andare sul sicuro io uso il Simbidol (preso dal veterinario), 1/4 di compressa per una settimana almeno, meglio se 10 giorni.